Sfogliando le pagine
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In un mondo che viaggia sempre più veloce e che, per molti versi, rischia di diventare indifferente e insensibile alla bellezza della vita e alla conoscenza più autentica dell’animo umano, emerge insopprimibile il desiderio di significati profondi e di esperienze intellettuali pregnanti.
L’essere umano, tuttavia, trova sempre aperte quelle strade che, da tempo immemore, conducono al senso più profondo dell’esistenza: basta rivolgersi, ad esempio, ai buoni libri, ai grandi autori, sempre pronti e disponibili ad accoglierci nelle loro stanze, per consigliarci, consolarci e farci sorridere.
«Non ci sarà nessuno di loro – come scrive Seneca – che non avrà tempo per te, che, se ci vai, non ti farà tornare più felice e affezionato, da nessuno te ne andrai a mani vuote: di notte, di giorno è possibile a tutti incontrarli». (Seneca “La brevità della vita” – Rizzoli, 2009, pag. 83).
Fabrizio Dafano, autore e interprete di letteratura-spettacolo, docente universitario di comunicazione e organizzazione, consulente di management e scrittore, propone presso le Università, le Aziende e i Teatri, un appassionante percorso di ri-scoperta di brani tratti dalla letteratura mondiale, letti in chiave esistenziale e quotidiana.
Odio e amore, paura e coraggio, ignoranza e conoscenza, lealtà, impegno, gestione del potere e molto altro, riletti attraverso Platone, Aristotele, Giulio Cesare, Cicerone, Plutarco, Machiavelli, Shakespeare, Leopardi, Manzoni, Dickens, Hemingway, solo per citare alcuni degli illustri “compagni di viaggio”.
Un’esperienza intensa che imprime tracce indelebili nell’animo di ciascuno e ispira riflessioni più ampie e induce a comportamenti più consapevoli e autentici, ma che suscita anche quel sorriso ironico e rigenerante, indispensabile per affrontare il mondo con partecipe disincanto.
La lingua salvata: comunicazione scritta ad uso professionale
La nostra meravigliosa lingua, figlia della cultura classica, espressione della poliedricità del pensiero mediterraneo, rischia di essere travolta, umiliata, dimenticata, abbandonata. Richiamando il titolo del bellissimo romanzo di formazione di Elias Canetti, “La lingua salvata”, la nostra lingua va davvero salvata. Questo seminario si propone appunto un recupero del nostro patrimonio linguistico, finalizzato alla professione, per valorizzare gli elementi strategici e professionali.
Chi scrive bene, parla bene. Chi scrive bene, pensa più ampiamente e profondamente.
In ogni caso, chi non legge molto, non potrà mai scrivere veramente bene.
Scrivere bene è un “biglietto da visita” che apre moltissime porte.
Se vuoi davvero imparare qualcosa, insegnala.
Io insegnando, infatti, ho davvero imparato tanto.
Ho imparato dai libri, i buoni libri, che come amici dall’animo grande, non ti deludono mai e non finiscono mai di sorprenderti.
Ho imparato dagli altri, i miei discenti, studenti e aziendalisti, che con le loro esperienze, le loro osservazioni, le loro domande mi hanno spesso chiarito le idee e indicato il percorso migliore nel favorire il processo di apprendimento.
Ho imparato da me stesso, da quella parte di me che non si è mai accontentata di ripetere le stesse cose alla stessa maniera, ma che ha sempre ricercato e ricerca costantemente modalità espressive autentiche per meglio raggiungere gli altri.
La consulenza, la formazione e la comunicazione non sono altro che aspetti di un’unica dimensione: la nostra vita in relazione con gli altri, in una prospettiva di reciproca crescita
Quaderno, penna e calamaio
Scuola d’eccellenza per Manager
Obiettivi e metodologia
La preparazione di un bravo manager non può e non deve consistere esclusivamente nell’acquisizione e sviluppo di conoscenze e competenze di natura economico-aziendalistica, tecnologico-procedurali e di strategie di mercato e di prodotto. Quanto più gli scenari si rivelano complessi e mutevoli, tanto più si richiede un’evoluzione della persona conseguibile soltanto attraverso un mantenimento dell’attitudine allo studio e all’approfondimento, basata su un approccio multidisciplinare: è necessario riconoscersi “eterni studenti”.
Il corso si propone di valorizzare, in particolare, il prezioso contributo alla crescita culturale e professionale, a livello personale e collettivo, di quello che Bertrand Russell definisce il sapere “inutile”[1], cioè le discipline umanistiche. S’intende, pertanto, recuperare una concezione del sapere come un bene in sé, come un mezzo per creare un’ampia e umanistica visione della vita in generale e non semplicemente come un ingrediente dell’abilità tecnica. Un’idea, quindi, di formazione alla managerialità fondata sul coltivare le virtù, in una prospettiva di lungo periodo, e non sull’acquisire tecniche e abilità comportamentali per ottenere il risultato nell’immediato.
Simulando un’aula scolastica, le sessioni si articoleranno come “ore di lezione” su differenti “materie”, nel cui ambito saranno forniti stimoli, suggestioni e metafore sempre riconducibili all’esperienza organizzativa e professionale degli “alunni”. Nel corso delle “lezioni” sono previsti, infatti, momenti di approfondimento e di confronto, basati sulla condivisione di esperienze concrete, allo scopo di calare le conoscenze “teoriche” nella “pratica” effettiva dell’organizzazione.
Destinatari
Manager
Articolazione
10 sessioni di 2 ore ciascuna, nell’arco di 5 mesi (2 sessioni al mese); in ogni sessione sarà trattata 1 materia di studio
Principali contenuti/Materie di studio
- Filosofia manageriale: principi, criteri e metodi per una gestione illuminata della complessità organizzativa
Brani tratti dalle opere di:
Platone; Aristotele; Cartesio; Arthur Schopenhauer; Henry Bergson; Jean-Paul Sartre; James Hillman
- Storia antica: lezioni di arte del governo dai grandi leader del passato
Brani tratti dalle opere di:
Senofonte; Giulio Cesare; Svetonio; Plutarco; Tacito; Plinio il Giovane
- Letteratura italiana e straniera: suggestioni e chiavi di lettura per riflettere e orientarsi tra gli enigmi della natura umana
Brani tratti dalle opere di:
Dante Alighieri; Niccolò Machiavelli; Alessandro Manzoni; Wolfgang Goethe; Victor Hugo; Stendhal
- Poesia e teatro: ispirazione all’agire e interpretazione discrezionale di ruolo
Brani tratti dalle opere di:
Giacomo Leopardi; Vincenzo Cardarelli; Plauto; Sofocle; Moliere; William Shakespeare; Bertolt Brecht
- Analisi dell’Io organizzativo e psico-sociologia delle comunità produttive
Brani tratti dalle opere di:
Frederic Taylor; Sigmund Freud; Alfred Adler; Erich Fromm; Herbert Simon; Abraham Maslow
- Storia dell’arte: alla ricerca dell’espressione di sé in ciò che si realizza
Brani tratti dalle opere di:
Giorgio Vasari; Leonardo da Vinci; Vincent Van Gogh; Maurice Merleau-Ponty; Georges Bataille
- Antropologia ed etologia: viaggio nei territori del funzionamento umano e non solo
Brani tratti dalle opere di:
Jean Jacques Rousseau; Charles Darwin; James George Frazer; Claude Lévi-Strauss; Konrad Lorenz; Elias Canetti
- Etica e deontologia professionale: valori e virtù per rappresentare l’interesse generale della comunità organizzativa
Brani tratti dalle opere di:
Socrate; Aristotele; Baruch Spinoza; Immanuel Kant; Hans Jonas
- Retorica, linguaggio e comunicazione: interpretare, comprendere, convincere
Brani tratti dalle opere di:
Cicerone; Plutarco; Quintiliano; Ludwig Wittgenstein; Edith Stein; Hans Georg Gadamer
- Musica, sport e intrattenimento: forme espressive del nuovo millennio
Stimoli e suggestioni da personaggi, realizzazioni ed eventi della contemporaneità
Durata: 20 ore in 10 sessioni di 2 ore ciascuna. Si possono opzionare anche singole sessioni o più sessioni di particolare interesse.
Il manager alla ricerca di sé
In viaggio con i grandi Autori
Obiettivi
Il titolo del seminario trae ispirazione dal testo “L’uomo alla ricerca di sé” di Rollo May,[1] e si propone di offrire ai partecipanti un contributo di riflessione e un’occasione di scambio circa la propria dimensione di ruolo all’interno di contesti aziendali sempre più caratterizzati da innovazione, complessità e incertezza.
L’approccio concettuale e operativo adottato prende nettamente le distanze da quei tanti manuali e corsi di addestramento che promettono ottimisticamente di risolvere da un giorno all’altro, magari attraverso l’utilizzo di improbabili tecniche comportamentali, problemi di elevata complessità che richiedono, invece, un serio e proficuo percorso di studio e di ricerca delle possibilità d’intervento e di conseguente evoluzione dell’individuo nel suo rapporto con l’organizzazione di lavoro.
Metodologia
Partendo dal presupposto che la preparazione culturale di natura umanistica costituisca un “vantaggio competitivo” di assoluto valore nell’era dell’intelligenza artificiale e dei sistemi esperti, Fabrizio Dafano, ideatore e interprete di seminari di “formazione d’autore”[2], propone, secondo il suo stile peculiare, un format caratterizzato da suggestioni letterarie quali potenti metafore e chiavi di interpretazione della dimensione esistenziale dell’individuo all’interno di contesti produttivi organizzati. Le sessioni si articoleranno, infatti, su momenti di approfondimento e di confronto, altamente interattivi, basati sulla condivisione di brani opportunamente tratti da grandi opere della letteratura scientifica e della narrativa. Da Platone a Hemingway, da Senofonte a Flaubert, da Cicerone a Machiavelli, passando per Dante, Spinoza, Rousseau, Manzoni, Hugo, Freud, Fromm, Bauman, solo per citarne alcuni, sono le pietre miliari che segnano il sentiero di apprendimento e di crescita culturale e professionale dei partecipanti.
Destinatari
Dirigenti, Quadri e Responsabili di funzione
Principali contenuti
- Il viaggio alla ricerca di sé, nell’universo delle organizzazioni di lavoro: esplorare e scoprire nuove potenzialità
- Interpretazione del ruolo di manager: conoscere se stessi per gestire gli altri
- Motivazioni individuali e interesse generale: un proficuo connubio per il conseguimento dei risultati aziendali
- Libertà e struttura: integrazione e interdipendenza in un’organizzazione che apprende (learning organization)
- Il coraggio, virtù della maturità: coniugare produttivamente pensiero e azione
- Senso della realtà e senso della prospettiva: la gioia di usare pienamente le proprie, migliori facoltà
Durata: 8 ore in 4 sessioni di 2 ore ciascuna.
[1] May R., (1983) L’uomo alla ricerca di sé, Astrolabio, Roma.
Rollo May (1909-1994), psicologo e docente statunitense, considerato il padre della psicologia esistenziale americana.
[2] Il riferimento intende essere un richiamo suggestivo alla produzione musicale di qualità, tradizionalmente denominata “canzone d’autore”, in contrapposizione alle cosiddette “canzonette”.
Iniziative dedicate a chi cerca lavoro
“Tecniche di ricerca attiva del lavoro”
Durata 4 ore Modalità ON LINE Numero di partecipanti 15 Obiettivi Al termine dell’azione il partecipante conseguirà i seguenti obiettivi/risultati:
- ➢ Sviluppare la sensibilità e le capacità di analisi dei requisiti attesi dalle organizzazioni di lavoro rispetto alla posizione professionale desiderata;
- ➢ Saper individuare le possibili alternative professionali sulla base delle conoscenze e competenze in effettivo possesso del candidato, valutando le conseguenze in termini di aree di miglioramento e strategie di ricerca
- ➢ Affinare la capacità di auto presentarsi nella fase di ricerca del lavoro, sia attraverso gli strumenti classici del curriculum vitae, sia attraverso strumenti alternativi di maggiore utilizzo (bacheche on line, video-presentazioni, social media)
- Introduzione: come è cambiata negli anni la ricerca di lavoro Dal progetto professionale all’impostazione della propria strategia di ricerca del lavoro:
- la valutazione della posizione desiderata: quali conoscenze e competenze, cosa cercano le organizzazioni di lavoro; Principali contenuti
- la valutazione del proprio profilo di conoscenze e competenze rispetto alla posizione desiderata e a possibili alternative: modalità di autovalutazione e ricorso a supporti esterni;
- l’individuazione delle necessità di miglioramento e la valorizzazione dei propri punti di forza;
- l’identificazione delle fonti di ricerca. Gli strumenti classici della ricerca di lavoro – la redazione del CV;
- la lettera di presentazione. Reti di relazione sociali, professionali e virtuali: costruzione, attivazione e utilizzo Metodologia Le sessioni alternano momenti di presentazione dei contenuti da parte del docente ad esercitazioni sull’analisi dei profili professionali, sulle attività di ricerca del lavoro e sulla simulazione del colloquio di selezione. Alcune suggestioni letterarie, opportunamente selezionate.
“Simulazione del colloquio di lavoro”
Durata 4 ore Modalità ON LINE Numero di partecipanti 15 Obiettivi
- ➢ Accrescere le conoscenze riguardo al processo di selezione, inserendo la fase del colloquio nel più ampio quadro di attività, tra loro correlate, finalizzate alla ricerca e individuazione, da parte delle aziende, della persona maggiormente in linea con le caratteristiche richieste dalla posizione;
- ➢ Contribuire allo sviluppo di una mentalità altamente professionale, allo scopo di valorizzare l’approccio al colloquio, con particolare riguardo alle attività di auto-analisi e auto-valutazione delle proprie caratteristiche rispetto alla posizione;
- ➢ Favorire il potenziamento delle principali competenze, utili al candidato per affrontare efficacemente l’esperienza del colloquio di selezione e, in particolare, per calibrare la relazione con il selezionatore in modo sintonico e valorizzante. Principali contenuti Il processo di selezione dal punto di vista del candidato:
- congruenza della propria storia professionale (Curriculum Vitae) e corrispondenza delle proprie aspirazioni rispetto alla posizione ricercata;
- valorizzazione degli aspetti maggiormente in linea con i requisiti richiesti, sia riguardo al proprio CV, sia in relazione ai temi su cui prepararsi;
- i principali elementi oggetto di valutazione da parte dei selezionatori;
- le differenze di approccio tra il selezionatore consulente esterno e il selezionatore aziendale;
- Il colloquio di selezione:
- fase di preparazione: ricerca delle informazioni chiave sull’azienda e costruzione della sequenza degli argomenti da esporre;
- fase di avvio: presentazione formale e inizio della relazione professionale; disponibilità, gentilezza e determinazione;
- fase di gestione: ascolto attivo e interazione mirata; meta comunicazione e comunicazione non verbale; adozione di un linguaggio appropriato all’azienda e all’interlocutore; gli errori da evitare;
- fase di chiusura: le domande da porre e da non porre; il momento del commiato.